CALTANISSETTA. Altro che smartphone! Il pacco sul quale doveva arrivare conteneva solo la custodia un cellulare e vecchie batterie inutilizzabili. Ben poca cosa rispetto all'apparecchio che aveva acquistato su un sito web, fasullo ovviamente, pagandolo regolarmente con un bonifico. IL raggirato è un operaio nisseno convinto, come tanti altri prima di lui incappati nella stesso tranello, di aver fatto un affarone acquistando per "soli" 60 euro uno smartphone di una nota marca di telefonia che ne valeva duecento. L'uomo non aveva resistito all'annuncio apparso su un sito che aveva messo in vendita lo smartphone ed aveva immediatamente contattato l'inserzionista mostrando estremo interesse per l'acquisto. Aveva anche concordato il prezzo, modalità di pagamento e recapito della merce. Ha quindi effettuato il bonifico da sessanta euro su una carta ricaricabile su coordinate fornite dal venditore e quest'ultimo - ricontattato - gli ha addirittura inviato la foto della ricevuta attestante la spedizione del telefono. E in effetti così è stato. L'operaio, dopo giorni, il pacco lo ha ricevuto ma al suo interno ha trovato cose inservibili, appunto una custodia e vecchie batterie inutilizzabili.