SERRADIFALCO. Il "Comitato di quartiere" non è soddisfatto "della breve e scarna risposta" che il sindaco Giuseppe Maria Dacquì gli avrebbe fornito in merito all' arrivo di 11 rifugiati politici in un edificio di via Baldassare e gli rivolge un invito. Quello "di rendere pubblico, una volta per tutte, prima della scadenza del suo mandato amministrativo, leal tre abitazioni che ospiteranno gli altri rifugiati" previsti nel progetto Sprar.
"Fin dall' ottobre dello scorso anno - argomenta il portavoce del comitato, Pasquale Bellanca -, il sindaco ha parlato "di altre abitazioni", ma non ha mai detto quali siano e dove sono ubicate". Altrettanto, il primo cittadino avrebbe fatto, sempre secondo il Comitato, "sia con il Prefetto, sia con il Viceprefetto. A cui non ha mai indicato le altre abitazioni, anche in occasione della sua visita del 13 aprile nella casa di via Baldassare". Che, afferma Bellanca, "è stata effettuata su esplicita richiesta e sollecitazione del comitato in occasione dell' incontro avuto con il Viceprefetto il primo aprile precedente e non su richiesta del sindaco".
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