CALTANISSETTA. Tre condanne nel processo stralcio seguito all'operazione «Fenice» della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta nei confronti di soggetti accusati di aver tentato di ricostituire le famiglie mafiose di Niscemi e Gela. Le condanne sono state comminate col rito abbreviato dal Gup Alessandra Giunta.
La pena più pesante è per Alessandro Barberi, consuocero del capomafia nisseno Giuseppe «Piddu» Madonia, condannato a 12 anni di reclusione. Dieci anni e 4 mesi per l'incensurato Alberto Musto, studente universitario ritenuto al vertice della famiglia mafiosa di Niscemi, fedelissimo del «collaborante» Giancarlo Giugno. Al pastore Fabrizio Rizzo sono stati inflitti 8 anni e 2 mesi. I tre condannati dovevano rispondere anche di aver intimidito un imprenditore di Niscemi che si era rifiutato di pagare il pizzo. Altri tre imputati dello stesso filone d'indagine sono sotto processo a Gela con il rito ordinario.
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