CALTANISSETTA. Tutto era partito da una segnalazione a fine febbraio. Si parlava genericamente di una consistente partita di uova senza tracciabilità messa in circolazione da una ditta individuale nissena e finita sui banconi dei supermercati , in altro punti vendita e in qualche laboratorio artigianale. Da quel momento è scattata una vasta inchiesta disposta dalla Procura che ha già portato al sequestro di migliaia di uova, cinque persone iscritte nel registro degli indagati e accertamenti a tappeto effettuati dagli uomini della sezione Ambiente e Sanità della Procura e dai Nas e finalizzati ad accertare la provenienza e lo stato di conservazione di prodotti (quindicimila pezzi) già sequestrati.
Si è mosso anche il servizio veterinaria dell'azienda sanitaria con controlli a tappeto in laboratori di pasticceria dove c'è largo consumo di uova. E i risultati delle ispezioni si sono rivelate indigeste per sei commercianti destinatari di sanzioni amministrative e pecuniarie di rilevante entità, con multe fino a 1900 euro. In qualche caso gli ispettori hanno sequestrato confezioni che sono poi diventate oggetto di esami di laboratorio dell'azienda sanitaria.
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