CALTANISSETTA. Le ormai cicliche frane di Sant'Anna che hanno devastato un'ampia fetta di territorio a nord dell'abitato sono entrate nel mirino della magistratura. La Procura, aprendo una inchiesta ancora alle battute iniziali, vuole sapere cosa è stato fatto negli anni per mettere in sicurezza i luoghi e se i soldi sono stati spesi bene in opere che avrebbero dovuto ridare tranquillità a chi abita in quelle zone. La sinistra collina, dunque, è nuovamente sotto i riflettori ma ad accenderli stavolta è stata la magistratura che non è rimasta sorda agli esposti presentati dai residenti dopo l'ultimo evento franoso risalente ad appena due mesi. Gli abitanti di quella zona (da via Antenna, a via Eber, fino a via Xiboli) semplicemente non si sentono più sicuri. L'inchiesta aperta dal sostituto procuratore Luigi Leghissa è stata affidata agli uomini della sezione di Pg Ambiente e Sanità che ieri mattina assieme ad un nutrito gruppo di consulenti (cinque fra geologi e ingegneri) dell'università di Enna hanno effettuato un lungo monitoraggio della zona (da Sant'Anna a via Xiboli) per accertare lo stato dei movimenti del sottosuolo e, possibilmente, anche il perchè.