SERRADIFALCO. Amianto a pochi metri dalle sponde del lago Soprano. Su un terreno della riserva naturale orientata. A ridosso della trazzera che attraversa il sito di interesse comunitario. A scoprirlo la Polizia municipale di Serradifalco, guidata dal responsabile Gaetano Diego Butticè. Che, oltre ai “rifiuti speciali”, ha rinvenuto, a poca distanza da quest’ultimi, anche “scarti di potatura di piante ornamentali”. Fra essi, anche tronchi di palme che presentano un taglio simile a quello praticato quando la pianta è stata attaccata dal punteruolo rosso. I rifiuti speciali, precisano i due verbali di sopralluogo – effettuati in altrettanti giorni, uno di seguito all’altro – redatti dai Vigili urbani, «sono costituiti da circa quindici lastre di onduline in eternit, dalle dimensioni di centimetri 60 per 200, aventi presunta matrice di cemento–amianto».
Su un’area priva di recinzione e, pertanto, accessibile a chiunque. Il tutto documentato fotograficamente. La Polizia municipale ha anche accertato che «il terreno nel quale i rifiuti sono stati abbandonati» è proprietà privata di un serradifalchese settantacinquenne emigrato a Charleroi, in Belgio. Pur se «ricade nella zona “A” della riserva naturale orientata del lago Soprano di cui è gestore la Provincia regionale, ora Libero consorzio comunale di Caltanissetta».
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