GELA. Il servizio di sosta a pagamento è ripreso tra il caos. Gli addetti alla sosta della Blue Line service non sono ancora autorizzati ad effettuare le multe, mentre i parcometri accettano solo le monete da 50 centesimi, 1 e 2 euro e rilasciano ricevute prive dell’indicazione della scadenza del diritto di permanenza. Ieri, la polemica è approdata al Comune. Alcuni automobilisti hanno chiesto di incontrare il sindaco Angelo Fasulo per evidenziare lo stato di confusione che contraddistingue il servizio di sosta a pagamento.
Non sono mancati i soliti furbetti, convinti di potere continuare a usufruire gratuitamente degli stalli delimitati dalle strisce blu, anche dopo l’affidamento del servizio alla società retta da Rocco D’Assenza, vincitrice del bando ad evidenza pubblica. “Gli automobilisti devono abituarsi a pagare – spiega D’Assenza – Il servizio è attivo dal 4 maggio. Il periodo di tolleranza è durato una settimana. Da martedì scorso i nostri operatori controllano per garantire il rispetto delle regole. Sono autorizzati a sollecitare l’intervento degli agenti di polizia municipale – aggiunge - in attesa del completamento dell’iter di nomina di addetto alla sosta che li autorizza a elevare contravvenzioni autonomamente.”
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