GELA. La città è formalmente in lutto. Un silenzio di rispetto ma anche di sgomento per le due vittime della strada: Aurelia Triberio di 39 anni e Stefano Ascia di 17. La prima è stata travolta domenica mattina da uno scooter mentre correva sul lungomare Federico II di Svevia. E’ deceduta martedì, in un lettino del reparto di neurochirurgia del centro ospedaliero Villa Sofia di Palermo, la sua salma è rientrata in città solo ieri mentre in chiesa Madre, il parroco Grazio Alabiso celebrava i funerali di Stefano Ascia.
Una vita spezzata troppo prematuramente da un banale incidente stradale. Il tragico destino lo ha atteso nel giorno del suo compleanno, al chilometro 258 della “maledetta” strada statale 115 “Sud occidentale sicula”. In sella alla Piaggio Vespa 125 condotta dall’amico e coetaneo ha impattato contro una Ford Fiesta. Per lui non c’è stato nulla da fare. Il suo zaino è stato adagiato all’interno della cattedrale, gremita di gente tra familiari, amici e semplici conoscenti. Tra tutti i compagni di scuola e d’istituto hanno assistito attoniti al rito funebre ascoltando la predica di monsignor Grazio Alabiso.
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