CALTANISSETTA. Se quella merce sugli scaffali sia stata taroccata o no potrebbe stabilirlo una perizia. L’ha chiesta una commerciante, finita in giudizio per ricettazione e non soltanto, ma sarà il giudice a decidere. La verifica tecnica potrebbe mettere nero su bianco al processo che vede sul banco degli imputati la quarantenne J.I. (assistita dagli avvocati Sandro Valenza e Gandolfo Mancuso). Al cospetto del giudice Alex Costanza la negoziante è chiamata a rispondere di un ventaglio d’imputazioni. La procura gli ha infatti contestato la ricettazione, vendita di prodotti industriali con marchi falsificati e segni distintivi contraffatti. Accuse che hanno preso le mosse da un’ispezione effettuata dalla guardia di finanza tre anni addietro.