CALTANISSETTA. Non c'è rete idrica e non esistono le condotte del metano. La vita dei nisseni residenti in periferia già complicata lo diventa ancor di più quando mancano i servizi essenziali e lo stanno sperimentando sulla propria pelle quelli che vivono a Gibil Habib la contrada alla periferia sud dell'abitato dove uno dei primi comitati di quartiere a sorgere in città lotta con i denti per avere quello che tutti gli altri hanno: acqua e gas. Una battaglia contro un nemico invisibile (la burocrazia) che ritarda o blocca opere già finanziate.
È il caso della nuova rete idrica destinata a coprire l'ottanta per cento del vastissimo territorio (oltre a Gibil Habib, altre dieci contrade) e consentire così alle ottocento famiglie della zona di avere l'acqua senza dover più ricorrere alle autobotti private come avviene da sempre. Un miraggio difficile da realizzarsi. Sette anni la ditta che aveva iniziato i lavori per la posa della nuova condotta era fallita dopo un mese. Stessa sorte (primavera 2014) per la seconda impresa che aveva però collocato nove dei dodici chilometri di rete previsti in progetto.
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