CALTANISSETTA. Al via, nei preliminari, il processo d'appello a un muratore già condannato per omicidio colposo. È il cinquantunenne Davide Millaci (difeso dagli avvocati Michele Micalizzi, Giuseppe Panepinto e Francesco Augello) tornato sul banco degli imputati per l'incidente stradale che lo ha coinvolto e in cui, nel maggio di quattro ani fa, è rimasto ucciso l'infermiere del "Sant'Elia", Armando Vizzini. Mentre la moglie, in moto con lui, Daniela La Valle, pure lei infermiera in ospedale, è rimasta gravemente ferita. E adesso il muratore - alla guida dell'utilitaria che s'è scontrata in via Rochester con la potente motocicletta con in sella marito e moglie - sta per affrontare un nuovo processo. Perché in primo grado è stato condannato a 8 mesi con il beneficio della pena sospesa e, in più al pagamento dei danni in favore delle parti civili costituite, ovvero la moglie e il fratello della vittima cognato (assistiti dall'avvocato Santo Spagnolo). Nel procedimento è stata citata anche la compagnia assicurativa Axa (assistita dall'avvocato Giuseppe Panepinto) nella veste di responsabile civile.