CALTANISSETTA. Interviene anche la Prefettura per il cimitero Angeli dove la chiusura di un'area ha provocato le proteste di tantissimi nisseni. Dalla Prefettura, chiamata indirettamente in causa dal presidente di una società di mutuo soccorso, è partito l'invito al Comune ad avviare le opere minime di sicurezza e consentire così la riapertura di una zona interdetta ai visitatori da mesi. L'area chiusa al pubblico sorge ai piedi della rocca di Pietrarossa dalla cui sommità si sono staccati massi finiti a ridosso di una sezione di loculi (un centinaio) della società "Maria Santissima della Catena" e di una ventina di cappelle gentilizie private circostanza che ha obbligato il Comune e la direzione del camposanto a vietare l'accesso al pubblico con le transenne. Due i crolli, a distanza di quindici giorni l'uno dall'altro, avvenuti fortunatamente nelle ore notturne e quindi in assenza di pubblico. «La Prefettura - ha sostenuto l'assessore ai Lavori Pubblici Amedeo Falci - ha sollecitato gli interventi ai quali stavamo lavorando già da qualche settimana con un progetto che prevede una spesa di quarantamila euro per quelle che vengono considerate opere minime di messa in sicurezza.