NISCEMI. Il film sull’aereo assassino, che nell’ultimo conflitto mondiale fece 14 vittime fra la popolazione niscemese, ha preso il via a Castelvetrano. Il primo “ciak” è stato dato dal regista niscemese Giovanni Buscemi, che ha ripreso nel vecchio campo di aviazione militare del comune trapanese la scena della partenza del velivolo militare dell’Aereonautica militare Italiana per l’ultima sua missione di guerra, prima di essere abbattuto e di venire a cadere in pieno centro abitato a Niscemi.
Buscemi, con il suo “docufilm”, intende fare piena luce su quel disastro aereo, che ancora oggi – a distanza di 72 anni – rimane nella memoria della popolazione. Si tratta senz’altro dell’evento più luttuoso della Seconda Guerra Mondiale per la città di Niscemi, verificatosi il 22 ottobre del 1942. Alle 6 del mattino di quel giorno, un aereo dell’Aviazione militare italiana, di ritorno da un bombardamento nell’isola di Malta, venne intercettato in prossimità delle coste siciliane da un caccia nemico, che lo ha mitragliato e incendiato.
L’aereo, privo di controllo, cadde nell’abitato niscemese su una casa all’angolo tra via Popolo e via Vittorio Veneto, facendo 17 vittime (14 abitanti e tre avieri dell’equipaggio, mentre un quarto militare si salvò gettandosi con il paracadute). Quel grave disastro bellico ora sarà ricordato da un documentario cinematografico che l’estroso regista niscemese sta realizzando, per consegnare il ricordo di quel luttuoso episodio alle future generazioni.
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