RIESI. Come nel Far west avrebbe tentato di farsi giustizia da sé. Ritenendo che i vicini erano stati i mandanti di un pestaggio che, lui, aveva subito in casa da sconosciuti che avevano fatto irruzione nella sua abitazione. E lo avevano malmenato a sangue, lasciandolo per terra pesto e malconcio. Sulla falsa riga di «Arancia meccanica». E tra ripicca e sete di vendetta avrebbe sistemato la questione a modo suo. Prima danneggiando l’auto dei vicini e poi minacciandoli pure di morte. «Tu me li hai mandati, ti ammazzo a te e alla tua famiglia», sarebbe stato letteralmente l’esplicito avvertimento girato a una coppia. Che come lui vive in uno stabile di via Soldato Vella, nel rione Croce, a Riesi. Oggi come ieri è stato ritenuto colpevole e condannato. È di sei mesi la pena che gli è stata comminata dalla corte d’Appello presieduta da Letterio Aloisi (consiglieri Giovanbattista Tona e Andreina Occhipinti), così come chiesto dal sostituto pg Lucia Brescia.