CALTANISSETTA. Un po’ per gioco, un po’ forse per una forma di gelosia post adolescenziale. E internet, in particolare i social network, si prestano a piccole ”vendette”. Da servire come piatti freddi. Ed è una storia tutta tra minorenni quella che alla fine ha trascinato il nome di due ragazzine, G.B e G.A. (assistite dall’avvocato Carmelo Terranova) nel registro delle notizie di reato. Con una loro coetanea S.G. (assistita dall’avvocato Maria Francesca Assennato) nella veste di persona offesa.
Il cliché di questa storia è come altre, forse, con l’avvento del web se ne sono consumate. Ma con qualche aspetto singolare in più. Che rende questa vicenda un po’ più intricata di quanto, altre in apparenza gemelle, possano apparire. Già perché l’intrusione sarebbe avvenuta dalla pagine, sempre di facebook, della madre di una delle due minorenni ora sotto accusa.
Ed è poi saltato fuori che le due ragazzine, una notte, avrebbero dormito nella stessa casa, proprio in quella della donna da cui in apparenza è partito tutto. Così da fare scattare, ma solo alla fine, una pioggia di contestazioni a carico delle due ragazzine, con ben tre capi d’imputazione, e pure pesanti, riferiti sempre a reati informatici.
È tre anni addietro che il tutto ha preso corpo. Quando due amiche, le stesse adesso finite nei pasticci, si sarebbero introdotte nel profilo facebook di un’altra ragazzina, loro conoscente.
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