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"Traditi dalle videocamere", finiscono nei guai per un furto nel Nisseno

CALTANISSETTA. Traditi dalle telecamere. Già perché sono sospettati di furti ed i loro nomi sono finiti al centro di un dossier: due per il “borseggio”, gli altri per la ricettazione della refurtiva. Perché ritenuti di essere interessati in colpi. In uno di questi sono stati incastrati dall’impianto di videosorveglianza. È quello che ha finito per cacciarli nei guai e a fare catalizzare i sospetti degli inquirenti su loro. Lo avrebbero messo a segno ai danni di un locale nelle strada che congiunge il capoluogo nisseno con San Cataldo. In questo caso sarebbe stata alleggerita una pizzeria. Ma non è dell’incasso che si sarebbero impadroniti, quanto di roba trovata dentro. Gli unici quattrini rimediati sono stati quelli presi dalla gettoniera di una macchinetta del caffè.

In 4, adesso, si ritrovano nell’occhio del ciclone seppur con un distinguo sulle accuse. Ma quasi tutti in passato hanno avuto grane con la giustizia seppur per altre vicende. G.G., A.R., (difesi dall’avvocato Dino Milazzo), I.M. (assistito dall’avvocato Giuseppe Dacquì) e V.M. (assistito dall’avvocato Salvatore Alfano) si sono ritrovati al centro di un fascicolo della procura per un colpo in un locale pubblico e la successiva ricettazione del bottino. E peraltro qualcuno tra loro avrebbe pure ammesso le sue responsabilità. Era la notte del 28 agosto di 2 anni addietro. È stato allora che la pizzeria è entrata nel mirino dei ladri. Quand’era chiusa e in cassa non vi sarebbe stato il becco di un quattrino. I ladri sono arrivati in zona e senza che nessuno si accorgesse della loro presenza si sono messi all’opera. D’altronde la zona, soprattutto nelle ore notturne, è abbastanza isolata. Quella sera i ladri si sarebbero presentati lì, a locale chiuso, con l’idea di rimediare qualcosa.

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