RIESI. In nove torneranno alla sbarra per un agguato di mafia consumato a Riesi. E che per anni è rimasto avvolto nell’ombra. Una lupara bianca, quella che ha inghiottito Michele Fantauzza, che risale a qualcosa come diociotto anni addietro e rimasta, dal punto di vista processuale, un caso irrisolto. Perché la Cassazione, solo per questo delitto inserito nel gran calderone di altri omicidi di mafia, ha annullato le precedenti condanne, disponendo la celebrazione di un nuovo procedimento dinanzi alla corte d’Assise d’Appello di Catania. Il nuovo atto interesserà i boss riesini di Cosa nostra Pino e Vincenzo Cammarata, Orazio Buonprincipio, Gaetano Cammarata, Carmelo Vasta, Giuseppe Toscano, Gaetano Scibetta – gli ultimi due hanno saltato il fosso in una fase successiva - Massimo Amarù e il collaboratore di giustizia Calogero Barberi (difesi dagli avvocati Vincenzo Vitello, Antonio Impellizzeri, Giuliano Dominici, Giampiero Russo, Danilo Tipo ed Emanuela Lanzafame). Quest’ultimo è l’unico che era uscito dal precedente procedimento con la pena a diciotto anni e mezzo di reclusione, mentre gli altri si sono ritrovati sul groppone la condanna al carcere a vita.