Dalla portineria gli sarebbe stato negato l'accesso agli uffici municipali e così il libero professionista Totò Alaimo ha chiesto l'intervento dei carabinieri. E prima ancora il tesserino identificativo dell'impiegata che l'avrebbe bloccato all'ingresso. "Al Comune, però, non esibito da alcuno", afferma ancora Alaimo. Il quale denuncia anche che, dopo l'episodio cui, intorno alle 11,20 di giovedì, sarebbe stato protagonista, sarebbe stato modificato "l'avviso che informa su giorni e ore di accesso negli uffici comunali". Alaimo - già assessore provinciale, consigliere e assessore comunale - informa, però, che sarebbe in possesso di copia dell'avviso originario che avrebbe scaricato dal sito istituzionale del Comune prima di andare al municipio. Altrettanto in precedenza, Alaimo avrebbe anche avvisato il sindaco Leonardo Burgio della presunta contraddittorietà tra l'avviso e l'ordinanza sindacale sugli accessi al municipio. Nella quale, denuncia oggi Alaimo, "è previsto l'assurdo che ci si può recare negli uffici comunali, dal sindaco e dagli assessori anche per pure vicende familiari o personali: basta esibire un documento di riconoscimento".