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Tagli all’assistenza ai disabili: le mamme in rivolta a Caltanissetta

La donna che ha segnalato il caso della mancata attivazione del servizio nei primi giorni di scuola, insieme ad altri genitori vuole recarsi al Comune

CALTANISSETTA. Tutte al Comune. Chiama a raccolta le mamme dei bambini disabili la donna nissena, madre di una ragazzina con sindrome di Down, che ha sollevato il caso della mancata attivazione del servizio di assistenza igienico-sanitaria nelle scuole del capoluogo. Gli operatori infatti, sono arrivati, così come annunciato dal Comune, ma solo per venti ore. Per le mamme un pannicello caldo che risolve solo in parte il problema. E mentre monta la rabbia, la donna nissena chiama alla mobilitazione tutte le altre famiglie che in questi giorni di inizio di anno scolastico stanno vivendo lo stesso problema. «Mia figlia quest’anno ha l’esigenza di indossare un busto – spiega la mamma della tredicenne con sindrome di Down – e proprio per questo, ora più che mai, necessita della figura dell’assistente igienico-sanitario.

L’anno scorso tale servizio copriva ventiquattro ore a settimana, quest’anno è stato attivato solo per venti ore quando poi il totale delle ore che svolge mia figlia è di trenta. Quindi se nelle altre dieci ore la ragazza, così come gli altri tre studenti disabili che come lei frequentano l’istituto Pietro Leone, avesse bisogno di andare in bagno o di soddisfare altre esigenze che deve fare?». La figura dell’assistente igienico-sanitario si occupa prevalentemente di accompagnare i ragazzi in bagno e, nei casi di disabilità più gravi, dar da mangiare o cambiare i pannolini.

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