CALTANISSETTA. Rissa, lesioni aggravate, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato d’arma da taglio. È l’ampio ventaglio di contestazioni che pende su un marocchino accusato di avere sfregiato al volto una ragazza durante una lite notturna esplosa davanti un pub del centro storico. È stata, meno di un mese fa, l’ultima delle disavventure giudiziarie piovute sul trentaseienne Kamel Salem Kuija (difeso dall’avvocato Sandro Valenza) che poi per il ferimento della giovane - finito pure al centro di un caso politico - è stato arrestato dalle volanti di polizia. Oggi per questa burrascosa storia è chiamato al cospetto del giudice Marco Sabella al quale ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Sulla base delle prove già nelle mani dei magistrati. Lui che già a metà estate, era il 19 luglio scorso, è stato arrestato dalla polizia ma in quel caso per tutt’altra ragione. Perché alle cinque del mattino è stato sorpreso in via Redentore mentre stava tentando di rubare un’auto. Una Dacia da cui aveva già strappato i fili del cruscotto per innescare il contatto e avviare il motore senza chiave. Poco prima aveva mandato in frantumi un finestrino della stessa auto, utilizzando una tavola di legno recuperata dagli stessi poliziotti al momento dell’arresto del ladro. Che in passato ha avuto pure altre noie giudiziarie.