GELA. I titolari di due agenzie funebri di Gela sono indagati dalla magistratura per estorsione continuata. Sono accusati di avere imposto l'assunzione di due propri parenti e di avere preteso denaro da un imprenditore edile al quale nel novembre del 2013, avevano affidato l'appalto per la costruzione di 252 loculi di una loro confraternita nel cimitero gelese di contrada Farello. Stamani, gli agenti della squadra mobile di Caltanissetta e del commissariato di Gela, su ordine della procura della Repubblica, hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti dei due inquisiti. Ispezionate anche le sedi delle loro agenzie funebri e quella della confraternita. L'imprenditore edile ha denunciato alla polizia di avere pagato ai due indagati circa 45 mila euro di tangenti, in più rate, fino all'agosto del 2014, terrorizzato da presunte minacce di danneggiamenti e di mancata corresponsione dei compensi per ogni avanzamento delle fasi dei lavori.