CALTANISSETTA. Al Redentore veglie, spettacoli e infiorata dal prossimo anno potrebbero diventare un pallido ricordo. I comitati di quartiere ai quali va attribuito l'indubbio merito di aver fatto rinascere la festa d'inizio agosto e di avere ridato decoro ad un luogo sacro, sono passati al contrattacco e attaccano la Curia proprietaria del Santuario. «La Curia - ha dichiarato Carlo Campione, oggi consigliere comunale di maggioranza ma in passato coordinatore dei comitati di quartiere - deve decidere cosa fare di questo luogo dove oggi, a due mesi dalla festa e con i riflettori spenti, si respira lo stesso clima di abbandono di tre anni fa. I quartieri, dopo una fase di stallo, stanno tornando ad essere reattivi e così come non abbiamo risparmiato critiche al Comune per il Giardino della Legalità a San Luca, lo facciamo adesso con la Curia". Nell'area del Santuario dove sorge il monumento eretto agli inizi del secolo scorso per celebrare il giubileo di papa Leone Tredicesimo, non funzionano gli impianti videosorveglianza collocati proprio dalla Curia prer immortalare gli autori dei ripetuti atti di vandalismo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE