CALTANISSETTA. Banconote false in giro. I tagli più "gettonati" sono quelli da venti e cinquanta euro sui quali prima di accettarli e intascarli pò tutti, commercianti e non, dovremmo aprire gli occhi per evitare di ritrovarsi carta senza alcun valore. L'episodio dell'altra sera a San Cataldo dove ad un agricoltore sono state rifilate dieci banconote da cinquanta euro per cento litri di olio, riporta in primo piano un fenomeno che solo sporadicamente riesce a guadagnare la ribalta della cronaca. È successo recentemente per un caso in via Napoleone Colajanni dove due sconosciuti hanno pagato merce con cinquanta euro falsi e prima ancora un altro esercente del centro storico era stato "bidonato" da un lestofante napoletano. Per tre casi che sono stati denunciati alle forze dell'ordine altri - moltissimi - che sono rimasti confinati fra le pareti di casa o di qualche esercizio commerciale. E proprio ieri la questura ha diramato una sorta di vademecum contenente i suggerimenti essenziali per controllare l'autenticità delle banconote. Le falsificazioni attualmente sono concentrate sui biglietti da 20 e 50 euro, ma dal fenomeno non sono esenti tagli ancora più grossi. Il consiglio è quello che di conoscere bene le banconote. Prelevando soldi in banca - certamente autentici - bisognerebbe perdere un pò di tempo per guardarle, toccarle e muoverle. Una conoscenza che aiuterà ad individuare le banconote false. Uno dei consigli della polizia è di non accettare banconote logore con il disegno sbiadito o sfuocato che dovrebbero essere portate in banca per il cambio e mai usate nei pagamenti. La carta non deve essere troppo liscia o floscia perché il biglietto autentico ha una particolare ruvidità e deve essere sfrusciante. Nei biglietti da cinquanta euro, in basso a destra sul retro la cifra scritta con una vernice speciale che cambia dal rosso al marrone a seconda dei movimenti. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE