CALTANISSETTA. La truffa corre sul web. Quaranta sono infatti le denunce per frodi informatiche presentate in questura dal gennaio di quest’anno ad oggi. Vittime delle più svariate “fregature” on line cittadini nisseni e della provincia truffati mentre navigano su internet, dal pc o con lo smarphone, convinti magari di aver fatto un buon acquisto o di essere i fortunati vincitori di un premio mai riscosso o, per meglio dire, mai esistito.
Dal giovane che acquista pneumatici mai consegnati al pensionato che si trova l’addebito sul conto corrente per una donazione ad un ente benefico mai effettuata, ormai chi ha fatto della truffa il proprio mestiere le mette in campo proprio tutte per guadagnare qualche soldo ai danni di onesti cittadini con la sola colpa di essersi fidati di venditori on line o, semplicemente, di aver effettuato qualche “click” di troppo. Ma c’è di più. Oltre alle truffe vere e proprie, infatti, il rischio è che altri possano carpire dati personalissimi “spiando” i nostri accessi ad internet. Sono mesi, ad esempio, che su facebook capita di ritrovarsi taggati in un video a sfondo pornografico da altri amici iscritti allo stesso social network. In realtà l’amico non ne sa nulla e l’utente “taggato”, spesso incuriosito, clicca sul link. Basta un attimo ed il pc del malcapitato viene infettato da un virus. Si tratta di un programma che, malevolo, si insinua nel computer e, tra i vari effetti, può carpire anche i dati sensibili. Lo stesso virus, inoltre, si può trasmettere di contatto in contatto, insinuandosi anche nella chat privata.
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