CALTANISSETTA. Centro storico chiuso o aperto? L'annosa questione è diventata marginale rispetto ad altri problemi che adesso stanno originando una generale levata di scudi che mette per la prima volta vede insieme non solo i commercianti, ma residenti e professionisti. Fronte comune contro l'amministrazione comunale, mentre sale alta la richiesta di sicurezza in centro storico ormai ritenuto invivibile e non solo dal punto di vista commerciale. E domani, al teatro Rosso di San Secondo assemblea aperta con pochissimi punti all'ordine del giorno e fra questi i problemi dell'ordine pubblico.
Ad organizzarla un apposito comitato del quale è portavoce Michele Mandalà: «La Ztl - ha dichiarato - ormai sta passando in secondo piano ed è quanto dire. Siamo stanchi e rassegnati. Ma sono altre adesso le emergenze da affrontare ed è la prima volta che i residenti, assieme a notai, avvocati, medici e comunque titolari di studi professionali affiancano gli operatori commerciali in una battaglia di civiltà. Per chi abita in centro storico trovare un parcheggio è un calvario. In corso Vittorio Emanuele a tutte le ore del giorno assistiamo ad assembramenti di stranieri che dormono sulle panchine e si lavano i piedi. Ma ci sono anche altre emergenze che non possono più essere ignorate. Io in centro storico ci vivo e ci lavoro e, come tanti altri, sto seriamente pensando a trasferirmi in altre zone più sicure della città. In un simile contesto - ha osservato Mandalà - parlare solo di Ztl diventa quasi eufemistico. Il centro storico rischia davvero la desertificazione».
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