CALTANISSETTA. Nove mesi per droga. È la condanna inflitta ieri a tre presunti pusher in trasferta. Che nel maggio scorso sono stati sorpresi ad un posto di blocco effettuato dai carabinieri a Tremonzelli con ”fumo” ed eroina indosso. Anche negli slip. Così, ieri, per il nisseno ventottenne Giuseppe Bellavia, il trentaseienne Ibrahim Idi Bogibiri (entrambi assistiti dall’avvocato Salvatore Pecoraro) originario del Ghana ma che vive nel capoluogo nisseno da anni e il ventunenne Musah Saami (difeso dall’avvocato Roberto Cianciolo) pure lui ghanese. Tutti al cospetto del giudice di Termini Imerese, Dario Gallo, perché accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti. In particolare, globalmente, di trecento grammi di hashish e dieci grammi di eroina.
L’accusa ha chiesto la condanna a un anno e mezzo ciascuno, ma il giudice, accogliendo la tesi dell’avvocato Pecoraro, ha considerato i fatti come di lieve entità condannandoli a nove mesi - con il beneficio della pena sospesa - e 1.200 euro di multa. È nel maggio scorso che il terzetto è stato intercettato dai carabinieri di Petralia Sottana ad un posto di blocco all’altezza di Tremonzelli. I tre stavano rientrando da Palermo e viaggiavano su un’Alfa Romeo appartenente al padre del nisseno. Mezzo in un primo momento sequestrato e che poi è stato restituito al proprietario. I militari hanno colto in loro qualche piccolo segno di nervosismo e così hanno deciso di approfondire i controlli passando alla perquisizione. Gli esiti hanno finito per cacciare il terzetto nei guai.
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