MAZZARINO. Carcere a vita per il sospetto boss di Mazzarino, Giuseppe Selvaggio ritenuto tra i mandanti della strage di Vittoria. Assoluzione, di contro, per Claudio Calogero Cinardo (avvocato Danilo Tipo) per quella che un tempo il codice etichettava come ”insufficienza di prove”. Queste le richieste che ieri il pm Rocco Liguori ha girato alla corte d’Assise di Siracusa presieduta da Maria Concetta Rita Spanto (relatore Alessandra Gigli) che sta processando i due mazzarinesi per quello che è passato alle cronache come l’eccidio di San Basilio. Con obiettivi il boss della stidda di Vittoria, Angelo Mirabella che sarebbe stato il reale bersaglio dei sicari, due ritenuti vicini alla stessa cosca, Rosario Nobile e Claudio Motta e due giovani, Salvatore Ottone e Rosario Salerno, completamente al di fuori da ogni scenario mafioso, ma che sono stati uccisi sol perché in quel momento si sono trovati nella linea di fuoco. In due ore e più di requisitoria, ieri, il pm ha intanto ripercorso i precedenti procedimenti che si sono celebrati, con altri imputati, per questa catena di omicidi. Poi, entrando nello specifico sulla posizione degli attuali accusati, riferendosi in particolare a Selvaggio (difeso dall’avvocato Ernesto Brivido) ha rimarcato la «credibilità di Billizzi (Massimo Carmelo, pentito ndr) e di altri otto collaboratori di giustizia che lo hanno indicato come personaggio di spicco della mafia di Mazzarino».