NISCEMI. Il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, (ex centro-destra dichiaratosi indipendente), ha annunciato la sua disponibilità a dimettersi dopo l'ennesima intimidazione subita dai componenti della sua giunta.
Sconosciuti hanno sparato, ieri sera, sette colpi di pistola contro l'automobile dell'assessore alla manutenzione, all'igiene e ai servizi cimiteriali, Giuseppe Giugno, di 40 anni, parcheggiata sotto casa, in via Borsellino, a un centinaio di metri dalla caserma dei carabinieri.
«Se qualcuno pensava di intimidirci con gli attentati a me, agli assessori Attardi, Meli e Giugno - ha dichiarato il sindaco - ebbene c'è riuscito. Se c'è chi non ci vuole alla guida di questa città ce lo faccia sapere: io e i miei collaboratori siamo pronti a dimetterci. È ora che lo Stato si svegli e che si prenda cura di Niscemi, le cui grida di dolore sono rimaste per troppo tempo inascoltate». Nei mesi scorsi, al sindaco hanno avvelenato i due cani che teneva nella sua casa di campagna, all'assessore Carlo Attardi (lavori pubblici e urbanistica) hanno fatto trovare una bottiglia incendiaria davanti al portone, al vicesindaco, Giuseppe Meli, assessore agli affari generali, cultura e legalità, hanno danneggiato l'auto, e ieri sera i colpi di pistola all'auto di Giuseppe Giugno che è il braccio destro di La Rosa.
Carabinieri e polizia stanno indagando anche su quest'ultimo episodio. Per il sindaco, «il movente di tante intimidazioni è l'attività amministrativa di questa giunta, che si costituisce parte civile ai processi contro vertici e gregari delle cosche mafiose e che fa della legalità e della trasparenza la propria bandiera». Il consiglio comunale, pur essendo composto a maggioranza da consiglieri dell'opposizione, nei giorni scorsi, ha approvato quasi all'unanimità un documento di solidarietà alla giunta e di appello ai governi nazionale e regionale.
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