NISCEMI. La parte sana di Niscemi reagisce contro la serie di intimidazioni messa a segno ai danni di quattro componenti della giunta municipale. L'ultimo atto inquietante si è verificato alle 23 di martedì scorso, quando qualcuno, protetto dal buio della notte, ha scaricato 10 colpi di pistola contro l'auto dell'assessore all'igiene e ai servizi cimiteriali Giuseppe Giugno. Un proiettile è penetrato addirittura dentro l'abitazione dell'amministratore comunale, gettando nella paura l'intera famigliola (moglie e due figli in tenera età). La madre dell'assessore è stata colta da malore e accompagnata all'ospedale, dove è stata curata dai medici del pronto soccorso da uno stato di grave apprensione. Altri messaggi intimidatori erano arrivati a Giugno e agli altri colleghi assessori nei mesi scorsi: Giugno aveva subito per due volte in questo mese il tentativo di furto nella sua abitazione; il sindaco Francesco La Rosa in estate aveva avuto due cani avvelenati; al suo vice Rosario Meli era stata danneggia la Mercedes; all'assessore Carlo Attardi era stato fatta trovare una bottiglia con liquido infiammabile davanti alla sua abitazione. Tutti episodi oscuri e inquietanti su cui stanno indagando il commissariato di polizia diretto da Andrea Monaco e la Caserma dei carabinieri. Intanto, l'associazione Fai-Antiracket «Ninetta Burgio», presieduta dall'imprenditore Giuseppe Reina, esprime piena e incondizionata solidarietà all'assessore Giugno, per gli incresciosi e vili gesti subiti in quest'ultimi giorni, invitandolo a non scoraggiarsi e a continuare il suo impegno amministrativo con la Giunta Comunale.