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Università, l'ex Provincia nissena si defila: è bufera

CALTANISSETTA. Il disimpegno dell'ex Provincia con l'uscita dal Consorzio Universitario ha originato una serie di reazioni. L'ente, fra i soci fondatori, era forse il principale sponsor economico del Consorzio assieme al Comune che partecipa mettendo a disposizione gratuitamente i locali di via Real Maestranza per i corsi di Ingegneria Elettrica.

Il primo a prendere una posizione netta è stato il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl Gianfranco Di Maria che è, al contempo, un dipendente provinciale. Ha inviato una lettera aperta al commissario dell'ex Provincia Alessandra Di Liberto dove esprime meraviglia sul fatto che l'ex Provincia lascia il Consorzio per non aver versato le quote sociali. «Mi permetto di ricordare - ha sottolineato l'esponente cislino - che l'ex Provincia non è un ente fallito e non è affetto da nessuna mala gestione. Le difficoltà economiche di cui al momento soffre, sono dovute ai mancati trasferimenti statali e regionali. E questi mancati trasferimenti ci hanno reso e ci rendono difficile l'esercizio delle tante attività di manutenzione delle strade, delle scuole, degli interventi nel sociale e quant'altro che svolgiamo con tanta buona volontà. L'ente non mi risulta sia fallito, anzi è un virtuoso e, tra l'altro, vanta un credito dallo Stato di 48 milioni di euro. E poi ricordo che esso è oggetto di una legge che è in divenire. Il nuovo libero consorzio sarà un ente vivo a vitale.

 

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