SAN CATALDO. "Non mi sembra giusto che si spendano risorse pubbliche per mantenere i randagi in un canile. Io sono per la soppressione dei cani". Queste le dichiarazioni di un consigliere comunale ed ex assessore di San Cataldo, Graziella Giamporcaro, che hanno suscitato un vespaio di polemiche e la dura condanna delle associazioni animaliste ed ambientaliste nissene - Lav Lega anti vivisezione, Lida Lega italiana diritti dell'animale, Wwf Sicilia centrale. In un documento inviato al sindaco di San Cataldo, Giampiero Modaffari, ed alla presidente del Consiglio comunale, Roberta Naro, le associazioni criticano le "incredibili affermazioni" di Giamporcaro. "Poiché conosciamo benissimo - si legge nel documento - gli sforzi importanti e l'impegno lodevole della giunta comunale di San Cataldo in tema di lotta al randagismo, in quanto finalmente sono state messe in atto le linee guida statali e regionali in materia, non sentiamo la preoccupazione che tale improvvida dichiarazione possa essere minimamente tenuta in considerazione". I rappresentanti delle organizzazioni animaliste chiedono quindi al sindaco "di proseguire l'ottimo lavoro sin qui svolto in materia di sterilizzazione dei randagi e loro reimmissione sul territorio, pratiche che rappresentano un ottimo sistema per arginare il randagismo, abbattere i costi delle convenzioni con i canili privati e, soprattutto, una conquista di civiltà".