CALTANISSETTA. "Ho scelto di venire a Caltanissetta per l'apertura dell'anno giudiziario perchè presidio-simbolo di legalità con magistrati che con la loro attività hanno mostrato coraggio, determinazione e serietà nel fare pulizia". Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, durante l'incontro con i vertici del tribunale di Gela (Cl) e i giovani magistrati che qui prestano servizio, spiegando loro il motivo della sua visita nel Nisseno e in particolare al palazzo di giustizia gelese.
"La mia visita a Gela è dettata dalla volontà del Csm e mia personale di conoscere meglio questa realtà, di manifestare gratitudine ai magistrati che qui operano. Un giro nel distretto mi aiuta a capire meglio i temi di cui discuteremo domani", ha aggiunto Legnini che nel pomeriggio sarà a Mazzarino e Enna. "Il lavoro dei magistrati, giovani e meno giovani, è preziosissimo - ha proseguito - non solo nell'amministrazione della giustizia in questo territorio e in questa città così difficile ma anche così piena di energia, di opportunità, ma per il fatto che qui forse più che altrove il presidio di un ufficio giudiziario ha un valore per ciò che accade all'esterno, perché la presenza di tribunale e procura aiuta ad avvicinare i cittadini alla giurisdizione aiuta a diffondere la cultura della legalità".
Paolo Fiore, presidente del tribunale gelese, popolato da giudici di prima nomina, ha chiesto a Legnini la copertura dell'unico posto vacante, nel settore giudicante, con un magistrato che però abbia l'anzianità sufficiente a ricoprire il ruolo di presidente di sezione penale, mentre il procuratore Lucia Lotti ha evidenziato che su cinque pm in pianta organica lei può disporre di soli tre collaboratori, con una carenza del 40% del personale. Il vice presidente del Csm si è impegnato a dare risposte celeri e a definire col Csm una proposta per un intervento normativo che riduca l'eccessivo turn over dei magistrati con incentivi che ne frenino l'esodo.
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