RESUTTANO. Prestazioni sessuali a saldo di un debito. Per mesi avrebbe tartassato la donna alla quale aveva prestato soldi e dalla quale avrebbe preteso incontri intimi in cambio di quei quattrini avuti. Minacciandola pure di morte, secondo la tesi accusatoria. Ma alla fine lei, esasperata, ha deciso di rompere il muro di silenzio e di denunciare.
E s’è presentata ai carabinieri raccontando la sua storia.
Il resto lo hanno fatto le indagini dei carabinieri, che hanno fatto scattare l’arresto di un cinquantasettenne di Resuttano, Antonio Giuseppe Scelfo (assistito dall’avvocato Diego Perricone) rinchiuso in carcere per l’ipotesi di tentata estorsione su disposizione del sostituto procuratore Roberto Santi Condorelli.
È con le mani nel sacco che ieri mattina i militari di Resuttano, guidati dal maresciallo Giuseppe Manna, hanno preso il sospetto ricattatore. Arrestandolo in flagranza di reato.
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