CALTANISSETTA. E' "incapace in maniera irreversibile di partecipare coscientemente al processo". Con questa motivazione è diventata definitiva la sentenza emessa lo scorso ottobre dal Gup di Caltanissetta che aveva dichiarato il «non doversi procedere» nei confronti di Antonino Santapaola, fratello del capomafia ergastolano Benedetto, imputato per estorsione continuata.
La decisione è del giudice David Salvucci su parere conforme della Procura e sollecitata dall'avvocato Giuseppe Lipera. Secondo una perizia d'ufficio del prof. Antonio Di Rosa, Antonino Santapaola è affetto da «disturbo dissociativo difettuale, collegato al riaffioramento di problematiche angosciose, vissute da giovane, ed allo scompaginamento mentale successivo, dovuto alle conseguenza delle cerebrolesività post-traumatica, frontale e temporale».
Secondo il perito del Giudice nisseno «la stabilità definitiva delle compromissioni spico-organiche post-traumatiche fanno assumere un taglio irreversibile alla situazione».
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