CALTANISSETTA. «L'apertura della Porta Santa del carcere è un segno di grande speranza. La speranza di ricevere il perdono del Signore». Il vescovo Mario Russotto ha celebrato il giubileo dei carcerati aprendo nella diocesi nissena la seconda porta di questo anno santo indetto da Papa Francesco, alla casa circondariale Malaspina dove ha celebrato messa nella cappella (diventata improvvisamente troppo piccola per contenere i partecipanti alla significativa cerimonia) dove una targa ricorda la storica visita - 10 marzo 1993 - di Giovanni Paolo II. L'apertura della Porta Santa è stata preceduta all'esterno da un breve momento di preghiera aperta dal cappellano del Malaspina Ivan Graci. Il vescovo ha voluto accanto a se il direttore della casa circondariale Angelo Belfiore (perfetto padrone di casa) e Calogero Castelli il falegname che ha materialmente realizzato la porta che sostituisce quella preesistente in zinco. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE