È stata salvata ancora una volta dal suo “Angelo” una bimba nata sette giorni fa grazie ad un intervento degli agenti di polizia che avevano convinto la madre, in procinto di partorire, a recarsi all’ospedale per mettere alla luce la piccola. Ad una settimana di distanza da quell’episodio, infatti, la donna nuovamente colpita da una crisi – dovuta evidentemente a dei pregressi problemi di natura psichiatrica – avrebbe messo a repentaglio, ancora una volta, la vita della sua bambina e il caso ha voluto che a soccorrerla fosse lo stesso poliziotto dell’altra volta: un Angelo di nome e di fatto. Il nuovo triste episodio si sarebbe verificato ieri mattina quando la donna, ospite di una comunità insieme alla neonata, si è recata all’ospedale Sant’Elia per fare dei controlli alla bambina. Una volta arrivata al posteggio però, evidentemente colta da una nuova crisi, avrebbe rifiutato di risalire sul pulmino asserendo di voler rimanere per strada insieme alla bimba. A quel punto gli operatori della comunità non hanno potuto far altro che contattare il 113 per chiedere aiuto. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti che hanno cercato per diverso tempo di convincere la donna senza però, inizialmente, ottenere nessun risultato. La giovane madre trentenne, sempre con la bimba in braccio, avrebbe cominciato anzi ad inveire contro i poliziotti rifiutando qualsiasi aiuto. Ed è stato proprio ad un certo punto che la donna è inciampata e che uno dei poliziotti, l’angelo che già l’aveva salvata una volta, con mossa fulminea ha preso in braccio la bimba portandola così in salvo. Le condizioni della piccola però sono apparse subito preoccupanti visto che, dopo un’ora al freddo, stava per rischiare l’ipotermia. Di tempo per chiamare un’ambulanza non ce n’era più e così i poliziotti, hanno preso la bimba con loro e, a sirene spiegate l’hanno riportata in pronto soccorso. Qui i sanitari, viste le condizioni della piccola, hanno disposto l’immediato trasferimento in pediatria. La giovane mamma invece per il momento resterà in osservazione in ospedale.