CALTANISSETTA. Nel presidio deputato a gestire l'emergenza è sempre più di casa...l'emergenza. Al 118 sono rimasti davvero in pochi a gestire un servizio pilastro insostituibile della sanità nissena e del centro Sicilia. E dietro l'angolo c'è ben poco: l'azienda sanitaria ha fatto chiaramente intendere che per far quadrare i conti e mettere la sala operativa di funzionare a pieno organico attende lo sblocco dei concorsi. E nell'attesa il 118 deve arrangiarsi con quello che passa il convento. Cioè otto infermieri professionali (altri due per comprovate ragioni fisiche non possono effettuare turni di notte) rispetto ad una pianta organica che ne prevede esattamente diciotto. Personale ridotto ormai al lumicino e turni allungati per i pochi dipendenti rimasti a gestire l'avveniristica sala operativa trasferita recentemente all'ex sanatario "Dubini" in un edificio immenso dove a breve si trasferirà anche il Ced (centro elaborazione dati) dell'azienda sanitaria nella stessa ala dove è stata ricavata la sala operativa. Al 118 però da mesi fronteggiano l'emergenza-personale che obbliga gli operatori, come è già capitato in un recente passato, a sospendere le ferie o riposi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE