GELA. Il campo naturista piace ma divide la popolazione. Ci sono comunque imprenditori pronti ad investire per realizzare lidi attrezzati ad ospitare il popolo dei nudisti. Ad affermarlo è Domenico Messinese, il sindaco indipendente che non ha esitato a rispolverare una economia già esistente a Gela negli anni ’50. Lo stabilimento balneare “Village Magique” era stato realizzato da un imprenditore francese all’interno del boschetto di contrada Bulala. L’amministrazione Messinese è convinta che la stessa area abbia tutti i requisiti per replicare quel progetto e diventare uno delle 600 strutture, tra campeggi e villaggi, frequentate dagli oltre 20 milioni di naturisti che vivono in Europa. «È divertente pensare che i turisti nudisti stiano sotto l’ombra delle ciminiere del petrolchimico per ripararsi dal sole cocente», commenta con sarcasmo Francesco Agati, leader cittadino di “Fratelli d’Italia An”, secondo il quale i sei chilometri di spiaggia destinati ad ospitare nudisti “sono inutilizzabili perché interessati da vincoli ambientali (Sic e Zps)». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE