CALTANISSETTA. «Quella rapina probabilmente non l’ha mai subita». Così, senza tanti giri di parole, la difesa al processo che vede tre presunti rapinatori alla sbarra. Perché accusati, a vario titolo, di un paio di assalti in casa ai danni di anziani, prima malmenati e poi alleggeriti di soldi e preziosi. Il riferimento, in questo caso, è al violento episodio che sarebbe avvenuto la mattina del 18 maggio di due anni fa in un basso di via Maida ai danni di un ottantenne, Calogero M. (assistito dall’avvocato Salvatore Pecoraro) nella sola veste di parte offesa. Per questo caso sono sul banco degli imputati, dinanzi il tribunale presieduto da Antonio Napoli (a latere Marco Sabella e Valentina Balbo), il trentunenne Giuseppe Di Gati, il ventinovenne Salvatore Locascio e il quarantottenne Giacomo Meli (difesi dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Danilo Tipo, Sergio Iacona e Dino Milazzo). DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE