CALTANISSETTA. In quattro anni avrebbero messo in piedi qualcosa come una sessantina, e forse più, di truffe ai danni di società finanziarie. Ma non tutti avrebbero agito strutturandosi in vera e propria organizzazione, tant’è che degli originari venti indagati, in sette sono adesso chiamati sul banco degli imputati.
Perché per gli altri, non essendo contestato il reato associativo, nel frattempo è intervenuta la prescrizione. Non per altri altri che saranno processati dal tribunale tribunale presieduto da Antonio Napoli (giudici a latere Alex Costanza e Claudio Emanuele Bencivinni).
E sono la quarantaquattrenne Giuseppina Annatelli, il quarantenne Michele Giarratana, il quarantaseienne Rosario Guarnaccia, il cinquantaseienne Eugenio Amico, il trentottenne Salvatore Faulisi e di tunisini Moez Abed e Hamdi Makrem trentaquattrenne, trentaduenne l’altro (difesi dagli avvocati Giacomo Vitello, Giuseppe Dacquì, Mariangela Randazzo ed Angela Bertolino, Boris Pastorello ed Alberto Salpietro).
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