CALTANISSETTA. Cala il sipario sull'ex Bauffremont ora teatro «Rosso di San Secondo». E l'amaro epilogo potrebbe anche finire in un'aula di giustizia amministrativa, in prima battuta al Tar. Il perché è presto spiegato. A carico della «Atracus», la società che fa capo alla «Mandalà Michele e C. sas» travolta dalla crisi, pende infatti un pignoramento immobiliare scattato su istanza della banca del Nisseno credito cooperativo per un mutuo di oltre 800 mila euro (874.837,59) acceso con lo stesso istituto. La crisi che ha travolto la gestione del teatro potrebbe essere figlia - secondo una prima tesi dei legali della società - dei lavori per la «Grande Piazza» che nel concreto hanno segnato il tracollo della società guidata da Mandalà. Che ora ha conferito mandato all'avvocato Emanuele Limuti perchè si chiarisca ogni aspetto e per appurare se vi siano le condizioni per una richiesta d’indennizzo rivolta al Comune. Lo stesso legale ha già notificato ai vertici di palazzo del Carmine, in particolare al sindaco, un’istanza per l'accesso formale agli atti amministrativi relativi agli stessi lavori del progetto la «Grande Piazza». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE