Caltanissetta

Martedì 26 Novembre 2024

«Autore di due rapine», giovane arrestato a Caltanissetta

CALTANISSETTA. La prima volta rapinata, picchiata e ferita; la seconda volta "solo" picchiata e ferita gravemente sol perchè aveva riconosciuto per strada i suoi aggressori. Ad agire sempre gli stessi giovinastri, tre per la precisione, già identificati dalla polizia e inizialmente solo denunciati a piede libero. Per uno, adesso, sono scattate la manette, Mattia Dario Castore, ventunenne, è stato ammanettato dagli agenti della sezione Volanti che sui due episodi avevano avviato indagini. Per Castore il Gip, su richieste dal pubblico, aveva spiccato il provvedimento restrittivo per i reati di rapina e lesioni personali in concorso con altri due soggetti. Hanno avuto dunque una svolta le indagini su due brutti episodi di cronaca registrati negli ultimi giorni in città. Vittima, in entrambi i casi, una donna sessantenne picchiata brutalmente e rapinata. Il primo episodio risale il 25 marzo (venerdì santo) quando in via Pampillonia tre sconosciuti avevano aggredito e ferito con un colpo alla nuca la donna per poi impossessarsi della sua borsa. La dona nella caduta aveva riportato una frattura all'osso occipitale del cranio ed era stata giudicata guaribile in un mese. In quella circostanza, il figlio trentenne, uscendo da casa aveva riconosciuto uno dei tre (appunto Castore) mentre si allontanava velocemente dalla stradina a due passi dalla chiesa Santa Lucia. È stato solo il primo atto. IL secondo, ancora più violento, a distanza di sei giorni, quando la pensionata mentre transitava a piedi in via Redentore in compagnia del figlio notava tre soggetti riconoscendo in due di loro gli stessi che l'avevano aggredita e malmenata la settimana precedente. Il terzetto però ha reagito rabbiosamente. I tre, avendo intuito di essere stati riconosciuti, non hanno esitato a scagliarsi contro i due malcapitati colpendoli ripetutamente con calci e pugni. Madre e figlio, soccorsi dal 118, sono stati poi trasportati in ospedale: alla donna era stato riscontrato un trauma cranico, al figlio la frattura di una costola. Quel giorno, però, i poliziotti grazie alle indicazioni fornite dalle vittime nelle vicinanze di un supermercato individuavano Mattia Castore (con precedenti per furto, estorsione e maltrattamenti) e i suoi due complici. Dopo averli identificati e condotti in questura i poliziotti li denunciavano sono a piede libero. A distanza di tre settimane dalla seconda, selvaggia aggressione, per Castore (assistito dall'avvocato Davide Cammarata) si sono spalancate le porte del carcere; il Gip ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza ha spiccato l'ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla sezione Volanti. Proseguono intanto le indagini per l'attribuzione delle responsabilità agli altri due giovani che avrebbero spalleggiato Mattia Castore.

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