CALTANISSETTA. Non andrà in galera ma sarà detenuto in casa. La giustizia il conto lo aveva già presentato, ma l’arresto a suo carico era stato ”congelato” in attesa delle decisione del tribunale di sorveglianza. E alla fine il sessantunenne Antonio Papa (assistito dall’avvocato Davide Anzalone) ha evitato di finire al «Malaspina» per una lunga sfilza di contestazioni che gli sono piovute sul groppone. Più in dettaglio danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.
Reati per i quali deve adesso scontare cinque mesi di reclusione. Ma restando in casa. Con il permesso di potere uscire per due ore e con facoltà di recarsi al centro salute mentale per seguire un percorso di recupero in tema di dipendenza da alcol. Questo è quanto ha disposto il tribunale di sorveglianza in relazione alla condanna definitiva che pende sul sessantunenne che di grane giudiziarie analoghe ne ha avute più d’una.
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