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Traffico di droga, 4 condanne definitive nel Nisseno

CALTANISSETTA. La Cassazione ha messo in ghiaccio le condanne. Sancendo che i quattro erano pedine, con un ruolo più o meno rilevante, di una rete organizzata di trafficanti di droga. È la ”lettura” del pronunciamento emesso adesso dalla quarta sezione della Suprema Corte che ha confermato le affermazioni di responsabilità a carico dei quattro imputati. Concedendo soltanto un piccolo sconto di pena, pari a sei mesi ciascuno, per due di loro. Per il resto tutto rimane immutato.

Erano e rimangono colpevoli, ma ora con pena un po’ ridotta, il macellaio Luigi Cangemi (assistito dall’avvocato Walter Tesauro) e Giuseppe Falzone (difeso dall’avvocato Dino Milazzo) che ha già scontato praticamente la totalità della pena. Il primo, in appello era stato condannato a cinque anni, il secondo a quattro anni. Adesso è stato concesso loro un taglio di sei mesi sulle pena scendendo, rispettivamente, Cangemi a quattro anni e mezzo e Falzone a tre anni e sei mesi, perché sono stati dichiarati prescritti un paio di episodi di spaccio che facevano da contorno alla contestazione principale, quella legata al reato associativo. Tutto invariato per gli altri due imputati, ossia l’operaio Eugenio Amico (difeso dall’avvocato Giuseppe Dacquì) che s’è visto convalidare la condanna a 5 anni ed Antonino Fiume (assistito dall’avvocato Carmelo Calà) che resta fermo sulla pena a 4 anni. Così si sono espressi gli «ermellini», mentre la procura generale ha chiesto il rigetto di tutti e quattro i ricorsi.

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