SAN CATALDO. Scatta il processo per un disoccupato accusato di avere inveito contro carabinieri, con tanto di minacce di morte, ma chiede di essere giudicato con il rito abbreviato. Per un più che movimentato episodio che quattro mesi fa gli è pure costato l’arresto. Provvedimento restrittivo, quello maturato a suo carico, figlio di quel prolungato raptus che lo avrebbe colto nei confronti di un paio di carabinieri. Ad andare sul banco degli imputati è il disoccupato quarantaduenne di San Cataldo, Sandro Filippo Vullo (assistito dagli avvocati Walter Tesauro e Teresa Cocca) sul quale pende un ampio ventaglio di contestazioni: Che la procura, al momento dell’arresto, ha concretizzato nelle ipotesi di minacce di morte, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE