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«Gli autolavaggi non sono in regola»: in 23 chiamati a processo a Caltanissetta

CALTANISSETTA. È un piccolo esercito di lavaggisti quello che domani si ritroverà all' aula bunker Malaspina. Perché tutti chiamati sul banco degli imputati sull' onda lunga di una maxi inchiesta che lo scorso anno ha impegnato, nella fase investigativa e operativa, carabinieri, agenti della sezione ambiente e sanità della polizia municipale, personale specializzato dell' azienda sanitaria provinciale e pure la sezione di polizia giudiziaria del corpo forestale statale.

Operazione che, a più riprese, avrebbe consentito di accertare una serie di irregolarità che avrebbero accumunato tantissimi proprietari e gestori di centri di lavaggio per autoveicoli. Fino a fare scattare una pioggia di informazioni di garanzia e il sequestro preventivo di parecchi impianti. Per presunte anomalie che avrebbero riguardato violazioni formali e di tipo burocratico. Quei controlli, che si sono poi allargati a macchia d' olio, hanno toccato anche in altri comuni del Nisseno come San Cataldo e Riesi.

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