CALTANISSETTA. Parola agli esperti incaricati da un piccolo esercito d' imputati finito in giudizio per una parte di stabile ritenuta pericolante. Sono chiamati a contro dedurre le risultanze dell' accusa che, invece, li vedrebbe tutti responsabili. Sullo sfondo un decreto penale di condanna, con oltre mille e duecento euro ciascuno di ammenda, che gli stessi destinatari hanno poi impugnato. Sono, in particolare, settantatre abitanti di un grande palazzo di viale Sicilia che, in secondo grado, sono stati chiamati dinanzi il giudice Claudio Emanuele Bencivinni. Perché su loro, sostanzialmente, pende quel primo verdetto di colpevolezza per omissione di lavori in edifici o costruzioni. Nella prima tornata sono stati una novantina, e forse più, gli interessati da quel decreto di condanna. Poi in 73 (assistiti dagli avvo cati Massimiliano Bellini, Sergio Iacona, Michele Micalizzi, Salvi Virciglio, Maria Giambra, Daniele Osnato, Salvatore Vizzini, Marco Francesco Russo, Antonella Pecoraro, Gaetano Costa, Maria Rita Narbone, Epifania Cosentino, Claudio Ginevra e Maria Clara Bellanca) hanno appellato quel pronunciamento che li avrebbe costretti a sborsare un bel po' di quattrini. Ed a loro esperti, adesso, hanno affidato incarico perché possano replicare alle conclusioni dell' accusa. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE