CALTANISSETTA. Quella dozzina alla sbarra. Chiamata sotto accusa per la maxi inchiesta su mafia, droga e prostituzione ribattezzata «Kalyroon». Indagine curata dalla Squadra mobile, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia nissena, che nella sua globalità ha coinvolto ventidue indagati,diciotto dei quali raggiunti da provvedimenti cautelari.
Dieci di loro hanno scelto il giudizio con rito abbreviato, gli altri l' ordinario. E questi ultimi saranno processati dal tribunale presieduto da Antonio Napoli (giudici a latere Claudio Emanuele Bencivinni ed Valentina Balbo).
Sul banco degli imputati sono chiamati il quarantaduenne Cataldo Blandina, il quarantatreenneFrancesco Liuzza, il ventiseienne Marco Scalzo, il quarantanovenne Carmelo Gisabella, il quarantottenne Salvatore Ferrara, un secondo Salvatore Ferrara ma di 40 anni, il quarantottenne Filippo Burcheri, il quarantanovenne Mario Locastello, il quarantunenne Giovanni Germano Paladino, la trentunenne romena Diana Chiritoiu, il connazionale trentatreenne Adrian Daniel Pirvanescu e il nuovo collaboratore di giustizia sancataldese, il quarantacinquenne Alfonso Renato Lipari (assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Maria Francesca Assennato, Torquato Tasso, Gianluca Amico, Michele Ambra, Salvatore Baglio, Emanuela Lanzafame, Carmelinda Anzalone, Annalisa Iozza, e Carmelo Casuccio).
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