Caltanissetta

Sabato 23 Novembre 2024

In Italia per far rientrare la salma del fratello, ivoriano colpito da ictus: è grave

CALTANISSETTA. Arriva a Caltanissetta per prendere la salma del fratello e riportarla in Costa d'Avorio e viene colpito da un ictus di natura ischemica. Sarà stato forse il dolore per quel fratello appena ventunenne morto lontano da casa e dagli affetti per una tragica fatalità, o la fatica del viaggio, o ancora un problema vascolare (a questo punto familiare) sta di fatto che il ragazzo ivoriano, trentaquattro anni, questa mattina non appena è giunto all'ospedale Sant'Elia per sbrigare tutte le pratiche per la partenza della salma ha accusato lui stesso un malore e, adesso, è ricoverato con una grave ictus nel reparto di Neurologia, diretto dal primario Michele Vecchio, dove i medici stanno facendo di tutto per salvarlo ed è in atto una terapia con la trombolisi. Attualmente, come riferito da Michele Vecchio, il giovane è in prognosi riservata. Ad appena otto giorni da quella morte tragica per dissanguamento del ventunenne ivoriano si rischia di assistere ad una doppia tragedia familiare e, adesso, si attende solo di capire se la terapia avrà o meno effetto sul giovane colpito da ischemia. Tutto ha avuto inizio il 14 luglio quando in pieno centro storico – in via Mangione - alcuni passanti avevano chiamato i soccorsi perché avevano trovato un giovane riverso in una pozza di sangue che usciva dal braccio. In una prima fase si era pensato ad un accoltellamento, salvo scoprire, poco dopo, che al ventunenne, originario della Costa D’Avorio, era stata applicata una fistola al braccio per effettuare la dialisi, per una patologia da cui era affetto ma, non si sa come, ad un certo punto era praticamente esplosa facendo fuoriuscire dal braccio del giovane un quantitativo incredibile di sangue. Sul posto erano intervenuti i poliziotti della sezione Volanti e i soccorritori del 118 i primi a provvedere ad applicare una flebo al braccio e a cercare di bloccare l’emorragia disponendo l’immediato trasporto in pronto soccorso. Qui il ragazzo era arrivato praticamente morto ma grazie ai medici di pronto soccorso e al rianimatore (dell’equipe del primario Giancarlo Foresta) che non si sono persi d’animo, dopo mezz’ora di massaggio cardiaco e, grazie alla trasfusione di diverse sacche di sangue, il giovane ad un certo punto si era ripreso. Poi l’intervento in chirurgia vascolare dove i medici fatto l’impossibile per salvare il giovane, tanto che l’intervento alla fine era perfettamente riuscito. Ma le condizioni del ragazzo erano fin troppo critiche. Ormai il ventunenne ivoriano aveva perso troppo sangue e neanche le innumerevoli sacche utilizzate per la trasfusione sono servite a ristabilirlo. Il giorno dopo il ventunenne si era spento per sempre. A quel punto sono state attivate tutte le procedure per il rientro della salma in Costa D'Avorio dove sono già stati fissati i funerali ma lo stesso fratello, arrivato questa mattina a riprenderlo, è stato colto da un grave malore e ora è ricoverato con la vita appesa ad un filo.

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