SAN CATALDO. Armato di spranga avrebbe voluto sfondare la porta di casa della sua ex fidanzata. E, in preda i fumi dell' alcol, alla vista dei carabinieri avrebbe estratto una pistola. Che soltanto in un secondo momento s' è scoperta essere a salve. È in queste circostanze, più che movimentate, che è maturato l' arresto di un giovane sancataldese. Ma da detenuto ha trascorso solo una notte. È il ventiduenne Giuseppe Biancheri (assistito dall' avvocato Boris Pastorello), che secondo i carabinieri avrebbe già avuto qualche grana giudiziaria confinata nell' ordine di un paio di denunce. A suo carico gli stessi militari prima e pubblico ministero Gabriele Paci poi, hanno contestato i reato di minaccia aggravata, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. E il provvedimento restrittivo, scattato in flagranza, è stato convalidato dal giudice Claudio Emanuele Bencivinni che lo ha rimesso in libertà, ma con obbligo di presentazione giornaliero in caserma. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE